martedì 8 maggio 2012

Educazione: le tre fasi principali della trasmissione dei valori


Nell'ultimo articolo abbiamo visto che i bambini, nel corso dello sviluppo e della maturazione, passano attraverso tre fasi che rivelano la necessità di diversificare l'educazione e la trasmissione dei valori. Oggi le vediamo una per una nel dettaglio e analizzeremo il modo più adatto per trasmettere i valori in ognuna di esse.

"L'educazione di un bambino comincia dal momento del concepimento" (Mahatma Gandhi)

Questa fase va dal primo al settimo anno di età e sono certamente gli anni più importanti per la trasmissione dei valori; è qui che si gettano le basi solide della vita. E' proprio in questi anni che il bambino ha bisogno di sapere quello che deve fare, invece che quello che vuole fare. Questi primi anni di vita sono caratterizzati da sentimenti e scoperte, più che di razionalità. Il contatto fisico, emotivo e il mondo circostante, si percepiscono ben presto, ma il bambino non capisce da solo quando è il momento di
ragionare e scegliere autonomamente. Non si può pretendere che sia lui a scegliere il proprio comportamento, ma ha bisogno di una guida costante che gli indichi le regole da seguire, onde evitare di generare confusione. Molti genitori o educatori, in questa età, si divertono delle biricchinate dei bambini, poi durante l'adolescenza credono di avere tutto il diritto di imporre delle leggi che, secondo loro, dovrebbero essere messe in pratica all'istante. Invece spesso il risultato è differente proprio perché non sono state istituite delle regole ferme e precise durante i primi anni del bambino. Il controllo e le indicazioni vanno impartiti fin da subito: sono necessari pochi divieti ma coerenti e soprattutto espressi con affetto.  In questa fase è fondamentale soprattutto la presenza della madre che è la persona più vicina al bambino: a lei spetta la trasmissione delle regole e dei valori più importanti per la vita del suo piccolo.

"Il maestro insegna più con ciò che è, che con ciò che dice" (Soren Kierkegaard)

Questa seconda fase avviene tra gli otto e i quattordici anni. Questo è il periodo in cui è fondamentale fornire, accanto a una buona istruzione e a un'ottima trasmissione dei valori, il buon esempio. In questi anni sono determinanti i modelli in quanto, sebbene le regole siano importanti, è l'esempio a costituire lo stimolo principale per la ricezione dei valori. In questa fase, il bambino sviluppa tutte quelle caratteristiche che lo condurranno alle decisioni future riguardo il tipo di persone da frequentare, lo stile di vita, il rispetto per gli altri e l'importanza dei valori quali onestà, pietà, bontà. Il bambino non impara i valori attraverso le parole o le minacce; ma apprende tutti i valori mediante l'esempio, e comincia a vivere in conformità con il modello che chi gli sta attorno gli trasmette. Per trasmettere i valori, è necessario essere coerenti e mettere in atto, quotidianamente nella propria vita, i valori che si intende insegnare. In questa fase il bambino apprende per imitazione, e tutte le persone che lo circondano influiscono in modo decisivo sulla sua formazione e il suo sviluppo. Ricordate bene che la cosa più importante per trasmettere i valori è quello di testimoniarli nella propria vita. Il bambino è solo una risposta sensibile che ripete e imita tutti i valori che gli sono stati trasmessi sia a voce che, soprattutto con i fatti. 

"E' più importante preparare il bambino per il cammino, che preparare il cammino per il bambino"

E' il periodo che va dai 14 ai 21 anni, in cui l'adolescente ha bisogno di eroi ed eroine, in cui si ispira a grandi idee. Se i genitori e gli educatori non rispecchiano la figura di eroi, il ragazzo cercherà tali figure altrove e se i "buoni" non lo ispirano lo ispireranno i "cattivi". In questa fase, l'adolescente introietta i valori sociali e i valori etici attraverso la famiglia e l'ambiente in cui vive. Naturalmente, le regole, i limiti, la trasmissione dei valori continuano ad essere importanti, ma in questa fase i giovani hanno bisogno di un controllo interno; è proprio ora che l'adolescente comincia a servirsi della propria scala dei valori. Ora più che mai è importante dialogare con i ragazzi e comunicargli i motivi delle idee, regole e valori che si intende continuare a trasmettergli. Sopra ogni cosa hanno bisogno di percepire l'amore, la fiducia, la comprensione e il sostegno.  Anche se distingue alla perfezione il bene dal male, l'adolescente si muove ancora al 90% in modo istintivo, sulla base delle informazioni registrate in precedenza dal cervello, e tutto avviene a livello inconscio.

Il periodo che va dalla nascita ai 21 anni è quindi fondamentale per la costruzione di una bella vita, infatti è li che avviene il processo di costruzione dei valori. A partire dai 21 anni, il ragazzo sviluppa in modo formale e cosciente le interazioni sociali. Tutto ciò che si è formato negli anni precedenti evolve e viene messo in pratica.

Nel prossimo articolo parleremo delle condizioni necessarie per trasmettere i valori, ed anche delle condizioni indispensabili affinché tali valori siano acquisiti. 

"Se vuoi vedere tuo figlio felice per un giorno, fagli un regalo; se lo vuoi vedere felice per tutta la vita, insegnagli a vivere"
(M. Grunberger)

Daniela Deligia 


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