venerdì 30 marzo 2012

I Centri di controllo del Cervello: da quale sei guidato?


L’essere umano non ha una sola mente, ma è dotato di diversi centri: istintivo, motorio, emozionale, sessuale e intellettuale. Ciascun centro controlla una particolare tappa dello sviluppo e occupa l’intero corpo. Ogni centro di controllo possiede il suo “centro di gravità”: il centro di gravità del centro intellettuale si trova nel cervello; quello del centro emozionale è situato nella regione dell’ombelico e in tutti i centri nervosi del sistema simpatico; quello del centro sessuale è collocato negli organi sessuali; quello del centro motorio nella parte superiore del midollo spinale; e quello del centro istintivo si trova nella parte inferiore della colonna cerebrospinale. Questi centri non sono
fisici, bensì psichici, e sono un territorio del nostro mondo psicologico. 

Analizziamo ora singolarmente ciascun centro: 
  • Il centro istintivo è il primo centro con cui nasciamo, nel senso che le funzioni istintive sono innate, non è necessario impararle. Le funzioni principali di questo centro sono:
1. Digestione, respirazione, circolazione del sangue, organi interni, creazione di nuove cellule, eliminazione degli scarti, ghiandole endocrine, ecc. 

2. Vista, udito, olfatto, gusto e tatto, e tutte le percezioni in genere. 

3. Dolori, sapori, odori, piacere, emozioni fisiche. 

4. Riflessi, risata, sbadiglio, memoria. 
  •  Il centro motorio si sviluppa subito dopo la nascita e predomina fino al settimo anno di vita. Controlla tutti i movimenti esterni come camminare, scrivere, parlare, mangiare, e tutti i ricordi ad essi associati, e i movimenti istintivi come, per esempio, afferrare un oggetto che cade. Le funzioni motorie non sono innate, ma occorre impararle, e sono fondamentali in quanto, il bambino conosce il mondo attraverso i movimenti. 
  •  Il centro emozionale si sviluppa durante la crescita, ed è il centro dominante dai 7 ai 14 anni circa. Questo periodo è caratterizzato da continui sbalzi di umore, che sono ancora più rilevanti nelle femmine. In questa confusione emotiva, i bambini dubitano dell’amore per loro da parte delle persone che li circondano. Il bambino cerca un modello eroico da imitare, e se non lo trova nei genitori, o nelle persone a loro vicine, lo cercano altrove. 
  •  Il centro sessuale si sviluppa dopo i 14 anni. Arrivati a questa età, i maschi sentono l’esigenza di avere un rapporto sessuale per dimostrare che sono uomini; le bambine che prima sembravano esseri mostruosi, ora suscitano forte attrazione. E’ importante, con i maschi, evitare di pronunciare frasi che mettono in dubbio la loro identità sessuale, e lasciarli liberi di esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni. 
  •  Il centro intellettuale si sviluppa tra i 15 e 16 anni nelle femmine e, tra i 17 e i 18 nei maschi. E’ il periodo in cui nascono negli adolescenti le più disparate domande sulla vita, e l’ansia di definire i propri ideali e la propria filosofia di vita.
Al comando dei diversi centri troviamo tre caratteristiche umane. La prima, associata al centro motorio, viene definita il fachiro, perché dà importanza soprattutto alle attività fisiche. Chi è guidato dal centro emozionale viene definito monaco, in quanto è caratterizzato da tenerezza, nobiltà d’animo e bontà. Chi è invece retto dal centro intellettuale è definito yogin; perché applica ad ogni cosa il cervello, l’analisi e la razionalità. 

Molti genitori o insegnanti non comprendono i bambini, dovrebbero capire che centro di comando hanno ed adeguarsi ad essi. E’ errato credere che sia la madre a modellare, durante la gestazione, il corpo dei piccoli, ma è il cervello che dà forma al corpo di ogni essere. 

Alla nascita, il cervello di un bambino è già l’organo di un genio, pronto ad essere utilizzato, ricco di capacità di apprendimento; si comporta come una spugna capace di assorbire tutte le informazioni che gli giungono dall’ambiente circostante. Nei primi anni di vita il bambino ha la capacità di imparare più di una lingua, legger, fare calcoli e nuotare, per esempio, a patto che gli giungano continui ed efficaci stimoli. E’ tuttavia una fase particolarmente delicata, bisogna stare attenti alle parole che vengono rivolte ai bambini, essi si comportano appunto come delle spugne che assorbono allo stesso modo sia le informazioni positive che quelle negative, come le convinzioni di incapacità. 

Il cervello si consuma di più se si utilizza di meno, perciò un cervello costantemente attivo è un cervello con una maggiore capacità mentale

Daniela Deligia

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